Il progetto avrà la durata di 30 mesi, e si articolerà in 5 fasi, attraverso le quali saranno realizzati gli obiettivi intermedi e finali. Il progetto si concretizza con la progettazione, la realizzazione e la sperimentazione sul campo di tre scenari volti a dimostrare l’utilizzo delle tecnologie per la fruizione della cultura per le persone con disabilità sensoriali, sempre nell’ottica di una progettazione universale.
Ciascuno scenario è descritto da cinque elementi: il luogo (lo spazio fisico) in cui sarà realizzata la sperimentazione; il contenuto, cioè la rappresentazione artistica o culturale oggetto dello scenario; la metodologia e le motivazioni delle scelte individuate; la tecnologia o le tecnologie abilitanti per la realizzazione dello scenario (stampanti 3D, computer vision, sensori, segnalazioni acustiche, natural language processing, ecc.); la user experience, quale esperienza si desidera far vivere, quali sensazioni si vogliono evocare nel visitatore e con quale modalità di interazione.
La definizione di questi scenari sarà eseguita congiuntamente con i partner nelle prime fasi del progetto.
L’obiettivo del progetto verrà raggiunto attraverso la seguente articolazione:nella prima fase verrà eseguito un attento studio dello stato dell’arte delle soluzioni tecnologiche (scouting tecnologico) che possono essere impiegate per migliorare l’esperienza nell’accesso ai luoghi della cultura alle persone con disabilità sensoriali, e una analisi critica delle soluzioni già adottate in altri luoghi; verranno anche definiti gli scenari applicativi da implementare nelle strutture individuate;nella seconda fase verranno definite le metodologie e le tecnologie per l’allestimento di spazi espositivi adatti alle persone con disabilità e verrà definita la corretta forma di comunicazione per raggiungere anche le persone con disabilità sensoriale. Il progetto vuole infatti accogliere l’invito del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) contenuto nelle “Raccomandazioni per l’accessibilità al patrimonio culturale” in particolare nel punto in cui suggerisce di “creare un archivio di best practice e costituire un utile riferimento per i musei, a partire dai progetti di accessibilità già realizzati dal Ministero”.Nella terza fase verranno implementati gli scenari definiti in precedenza e saranno eseguiti i test nel laboratorio che sarà attrezzato per gli scopi del progetto.Nella quarta fase sarà eseguita la sperimentazione sul campo degli scenari implementati e la loro valutazione nei luoghi individuati. La fase di sperimentazione sul campo, con l’impiego di contenuti reali è necessaria e strumentale al trasferimento tecnologico. Essa ha il compito di mostrare tutta la potenzialità espressa dalle soluzioni implementate, che in una sperimentazione in laboratorio non sarebbe colta da tutti. Per questo saranno utilizzati contenuti culturali professionalmente realizzati e opportunamente adattati alle caratteristiche dell’interazione.Infine nella quinta fase saranno messe in atto tutte le azioni di diffusione e comunicazione per completare l’azione di trasferimento tecnologico. Si prevede di organizzare complessivamente sei eventi di cui quattro con sessioni pubbliche divulgative e tecniche e due eventi con sessioni riservati ai partner più tecnici condotte. Durante tutte le sei occasioni, si terranno gli incontri di coordinamento tra i partner e le imprese.