Motivazioni

Negli ultimi anni il settore turistico sta conoscendo una serie di trasformazioni nei suoi paradigmi tradizionali: in particolare dal turismo basato sul “vedere”, si è passati prima al turismo del “fare” e oggi del “sentire”. Il turista desidera, infatti, entrare in contatto con la destinazione e stabilire con essa un rapporto autentico e sincero.

In linea con questa tendenza, gli spazi della cultura si stanno trasformando da luoghi del vedere a luoghi del fare, i musei da spazi dove era vietato toccare, a spazi dove i visitatori sono invitati a sperimentare e a vivere delle esperienze che spesso coinvolgono tutti e cinque i nostri sensi. Occorre, in questo momento, cogliere l’occasione per intercettare questa trasformazione affinché si proceda da subito con un approccio orientato verso la progettazione universale.

L’avvento delle nuove tecnologie e la disponibilità a basso costo di nuovi dispositivi ha aperto nuovi scenari nella progettazione dell’esperienza all’interno dei musei. Notevoli avanzamenti scientifici sono stati compiuti nel campo del riconoscimento vocale e della comprensione del testo con algoritmi che consentono di superare i limiti delle interfacce grafiche, a cui siamo abituati, permettendo la realizzazione di applicazioni interattive in cui non è impegnato il senso della vista.

Over The View vuole quindi valutare l’impatto delle nuove tecnologie e le possibilità che esse possono offrire per migliorare l’esperienza di un visita agli spazi della cultura.